[Writing for Fashion] NONSENSE (IN THE) MOODS
Tra i molteplici significati attribuiti al sostantivo magia è interessante il figurativo “capacità di ammaliare, capacità di affascinare”. Ad una prima occhiata sembra, onestamente, che il campo dell’incanto non sia così facilmente esplorabile dalle passerelle e che sia più comodo lasciare a canuti stregoni e barbuti fattucchieri il rapporto con questa misteriosa e coinvolgente arte. Proprio l’arte tuttavia potrebbe risultare l’area di collegamento che la moda sfrutterà durante le collezioni future: passerelle che riportano atmosfere fatate, incantate, fantastiche. I FW1314 moods inaugurano un filone dedicato a un momento di follia, un’uscita dal percorso costretto dell’ordinario, un tracciato che ci porta al nonsenso. Alcune le interpretazioni possibili dell’albero della magia: il ramo del re-classic utilizza classici rivisti con la sovrapposizione di tecniche moderne; i materiali lavorano su grane e lavature mentre le forme si fanno fluide, confortevoli ma avvolgenti, i decori possono diventare eccessivi con voluti richiami allo stile rococò. Il secondo ramo, quello della natura, torna a viverla nel modo più sano e ne coglie la magica essenza. Le materie magmatiche ottengono aspetti gassosi; tocchi di colore inaspettati donano una cornice diversa ma fredda allo stile outdoor. La magia e la moda possono, dunque, collaborare? Il classico, che permane, dà sicurezza al consumatore. L’incanto, che lo contamina ed attualizza, ne accentua il carattere. Anche perché, a questo mondo, la quantità (dicotomica) bellezza-magia usufruibile non è mai sufficiente.
Andrea Calesella per Writing For Fashion | SpazioZoneModa