Si Fest Off 2015: l’intervista al direttore artistico Tomas Maggioli
Di Emanuela Bagoi – Studente Culture e Tecniche della Moda
Diane Arbus una volta disse: “Credo davvero che ci siano cose che nessuno riesce a vedere prima che vengano fotografate”; con questo pensiero è possibile introdurre la più giovane sezione che il Si Fest, ovvero il SI FEST OFF. Ne abbiamo parlato con Tomas Maggioli, il direttore artistico della manifestazione.
E: Come e quando è nata la sezione SI FEST OFF?
T: Il SI FEST OFF è nato nel 2010 da un’intuizione di Mario Beltrambini; sulla falsariga del Voice OFF di Arles, il presidente del Circolo Fotografico Cultura e Immagine ha infatti ritenuto che anche il Savignano Immagini Festival, giunto quest’anno alla sua 24^ edizione, necessitasse di una sezione più libera e soprattutto indipendente, dove potessero trovar spazio una serie di progetti che, per la loro stessa natura, per il loro carattere meno istituzionale e perché definiti da una molteplicità di linguaggi espressivi, difficilmente si sarebbero inseriti all’interno del circuito ufficiale. Pur partendo da un comune denominatore, quale la fotografia, i progetti nascono spesso da una connessione con altre forme artistiche, abbracciando in maniera più ampia il mondo delle arti visive.
E: Che relazione coesiste tra il SI FEST OFF e il territorio in cui è accolto?
T: SI FEST OFF ha un forte legame con il territorio e la sua storia; fin dalla nascita ha valorizzato e dato visibilità alle aree del centro urbano, beni architettonici compresi, che generalmente vengono tagliate fuori dall’organizzazione degli eventi cittadini. Mi riferisco in particolare a “Borgo San Rocco” che, all’indomani degli interventi di riqualificazione urbana, meritava di ospitare al suo interno un evento di prestigio tale da metterne in rilievo le peculiarità storico-artistiche, come la piazzetta dell’Asilo con il monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi, l’ex Istituto Don Baronio, edificio seicentesco recentemente ristrutturato e riportato al suo splendore, e ultimo – ma non per importanza – il ponte romano simbolo e vanto della città.
E: All’interno del Savignano Immagini Festival, il SI FEST OFF è divenuto senza dubbio uno degli eventi più seguiti della manifestazione; come si inserisce al suo interno, anche a livello di tematiche e di ricerca?
T: SI FEST OFF si è distinto, specie negli ultimi tre anni, come uno dei miglior eventi collaterali del Festival, per la qualità degli eventi e l’alto valore delle tematiche e contenuti proposti. Ogni anno, infatti, viene scelto dalla Direzione Artistica un tema di ricerca inerente la fotografia e il suo legame con altre forme d’espressione visiva, sul quale condurre riflessioni e dibattiti anche nel corso di altri eventi promossi dal comitato organizzativo, non vincolante per la selezione dei progetti in mostra, ma filo conduttore della manifestazione e argomento centrale dell’intero programma di comunicazione (pieghevoli, cartoline, manifesti, social network, sito web, comunicato stampa).
E: Quante collaborazioni e partnership sono state coinvolte per ottenere questo risultato?
T: SI Fest OFF intende ogni anno rafforzare il legame con il territorio e le sue realtà associative, creando una vera e propria rete culturale attiva nella quale si inseriscono contenitori come Romagna Creative District, piattaforma culturale e creativa (http://www.romagnacreativedistrict.com/), Spazio Labò Bologna, centro di fotografia, Fondazione Studio Marangoni di Firenze, Calligraphie, associazione culturale di Cesena (http://www.calligraphie.it/), ECOnciò per la valorizzazione e la creatività ecosostenibile con sede a Savignano s/R (http://www.econcio.it/), associazione coinvolta per la realizzazione di allestimenti realizzati con l’impiego di materiali di recupero e l’associazione Radio Icaro Rubicone, nostro service audio/video. Vantiamo all’attivo numerosi media-partner, per citarne alcuni, Clichè, webmagazine di fotografia, Lazagne Magazine, Gagarin orbite culturali, Zero Bologna, The Mammoth’s reflex.
E: Quali sono le mostre e i percorsi più importanti che SI FEST OFF ha ospitato negli anni?
T: SI FEST OFF ha ospitato in passato mostre provenienti da realtà prestigiose quale la Fondazione Fotografia Modena, il DAMS di Bologna e la Fondazione Studio Marangoni, rappresentando un vero e proprio trampolino di lancio per autori e artisti che, con i loro progetti, hanno ricevuto importanti riconoscimenti a livello nazionale, pubblicando su riviste e magazine di fotografia di primissimo piano o chiamati come ospiti in Festival altrettanto noti. Per citarne alcuni: Pink Project di Francesca Tilio, (http://www.francescatilio.it/?gallery=pink-project-2), performance live e campagna fotografica di sensibilizzazione alla lotta contro il cancro; o “La gondoliera” di Claudia Rossini dedicato alla storia di Alex Hai, prima e unica donna a condurre una gondola, in concorso al “The Fifth Annual EXPOSURE photography award”. Inoltre, proprio in quest’ultima edizione, abbiamo ospitato il progetto di Michela Benaglia, vincitrice con un lavoro dedicato ai trentenni single, del premio PORTFOLIO 2015.
E: Quale sarà il futuro del progetto Life Project di quest’ultimo SI FEST OFF?
T: Life è un progetto partecipativo, omaggio al film di Terrence Malick, Palma d’Oro a Cannes 2011, nato dal desiderio di coinvolgere attivamente e avvicinare la cittadinanza, così come i visitatori del Festival al mondo della Fotografia. L’idea si è concretizzata con la realizzazione di un albero in forma stilizzata, costruito attraverso l’impiego di legno di recupero a cura di ECOnciò, inserito in uno spazio circoscritto e delimitato all’interno di Piazza dell’Asilo, trasformata per l’occasione in un accogliente giardino. I rami dell’albero, inizialmente spogli, hanno visto un ideale fioritura grazie alle fotografie e ai ricordi che i cittadini hanno voluto condividere e appendere ad essi. Il corso della vita di ogni uomo è costellato da una moltitudine di esperienze alcune positive, edificanti, altre dolorose, strazianti. Cresce veloce l’albero della vita, col suo incessante scorrere di eventi che come un flusso inarrestabile ci avvolge e travolge.
Source: www.sifestoff.tumblr.com