Il portafogli della nonna
Oggi si parlerà di un articolo a mio avviso ritenuto “la pecora nera” in fatto di moda intima, ovvero: i calzini.
Nessun designer dice: “Quest’anno ho disegnato una nuova collezione di calzini in fibra di blablabla”… Quello che ci chiediamo è:
Perchè?
Tutti li odiano ma non sanno farne a meno.
Vi racconto una storia:
“Tanto tempo fa, quando i poveri emigranti erano costretti a compiere lunghissime traversate per giungere a destinazione sani e salvi (finanziariamente parlando) utilizzavano la propria biancheria intima come cassaforte: l’ultimo strato di vestiario era sempre il baluardo più sicuro per la conservazione dei propri averi.
Dalle mutande si è passati a sacchetti stile “Mokessino di Harry Potter” sino ad arrivare a loro, i calzini, che erano meno raffinati di quelli di oggi e mooolto più lunghi.
Durante i viaggi brevi (casa-lavoro, lavoro-casa) erano molto comodi. Uomini e donne per decenni ne hanno fatto buon uso, tanto da non venire mai scippati della loro paga giornaliera”…. Altro che portafogli.
Testimone alla mano (la nonna) vi assicuro che si tratta di un’ idea niente male!
Ora lancio un’appello a tutto il mondo della moda:
Perchè non si cerca di produrre meno portafogli e più varianti di calzini?!
Pensateci non sarebbe male rimodernare questi modelli in commercio leggermente seriosi!
Maria Livorno
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