Tra i banchi di scuola con Diego Marquez e Mirko Fontana di Au jour le jour

Di Sonia Zanfi – Laureata Culture & Tecniche della Moda

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L’unione dei percorsi – traversali ma complementari – di Mirko Fontana e Diego Marquez, designer fondatori del brand Au jour le jour, li porta a essere uno dei duetti creativi più in vista nel panorama della moda italiana. Difatti, non è un caso se Giorgio Armani, re indiscusso alla Milano Fashion Week, primo mecenate tra i più celebri stilisti, lo scorso febbraio abbia concesso ai due giovani di presentare la loro collezione A/I 2014/15 nella prestigiosa location Armani Teatro. Finalisti al concorso Who is on next? nel 2011, la coppia di talenti ha da subito reso distinguibili le proprie creazioni bon-ton con tratti funky-pop, riuscendo presto ad attirare l’attenzione internazionale. Au jour le jour significa “giorno per giorno”: per i due creatori – inventivi ma mai seriosi – vivere alla giornata rivela infatti la loro voglia di mettersi continuamente in gioco per affrontare la vita in modo positivo. Lo scorso giugno, in occasione dell’86^ edizione fiorentina di Pitti Immagine Uomo, Spazio ZoneModa ha intervistato Mirko Fontana per conoscere i dettagli della prima collezione Au jour le jour dedicata alla moda maschile.

D. Il tema scelto è “Back to school” e dà titolo a una collezione dalla moda ironica, giocosa, una mise-en-scène non convenzionale che sollecita la fantasia con originalità e humour. C’è il desiderio di scardinarne i canoni del mondo della moda?

R. È un modo per farsi ricordare; facciamo riferimento a un mondo lontano, reale o immaginario, che possa rimanere nella memoria, riconoscibile a tutti perché vissuto con la stessa leggerezza di un bambino.

D. È una moda che possiamo definire quasi “semantica”: gli abiti che interagiscono con le decorazioni rimandano spesso a varie icone dell’immaginario collettivo, sottolineando un’immediatezza di desiderabilità fashion. Quanto è importante la comunicazione di questo aspetto iconico nelle vostre creazioni?

R. Fondamentali per il messaggio della collezione sono appunto le immagini-icona stampate sugli abiti, come per esempio le bocche, la prima fantasia che ha reso riconoscibile il nostro brand. In “Back to school” le immagini di gomme, matite, colle e scuolabus convivono con le mele, le lettere dell’abbecedario e il mondo animale, tra leoni, rinoceronti e meduse.

D. C’è una metafora stilistica dietro alla presentazione di questo percorso a ritroso che riporta all’infanzia e ai primi anni di scuola?

R. Ironizzare sui simboli ludici vissuti dell’infanzia è un modo per non prendersi troppo sul serio, creando uno stile sporty-pop.

D. Essere nel mondo, influenzarlo o farsi influenzare?

R. Nessuno dei due, ma realizzare il proprio stile in maniera unica.

D. Le silhouette disegnate per giacche, bomber, camicie, shorts, abiti e pantaloni lunghi, sono essenziali, definite da costruzioni quasi sartoriali, dove l’attenzione estrema al dettaglio fa risaltare l’elemento decorativo. Qual è la tecnica di lavorazione congeniale alla vostra creatività: stampa, applicazione, jacquard o ricamo?

R. Sicuramente la stampa, perché risalta i colori e crea un impatto tridimensionale dei soggetti che diventano simbolici per le nostre interpretazioni stilistiche.

D. Le vostre originali creazioni riescono a essere realizzate nella catena industriale italiana?

R. Sì! Cerchiamo di applicare il know-how delle aziende italiane che mantengono la nostra immagine creativa nel produrre capi di alta qualità e nei tempi richiesti dai nostri clienti. I nostri capi sono completamente Made in Italy!

D. Come si svilupperà il vostro mélange di riferimenti visivi nell’era dell’Instagram Generation?

R. Sicuramente, anche se ci sarà un’evoluzione nello stile, l’aspetto “chic & fun” dei nostri grafismi su tessuto resterà sempre il tratto principale e iconico di Au jour le jour.

Source: Au jour le jour official website

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