Visual Effects 2020 – gruppo 01
Il progetto ‘Holographic generation‘ nasce da una chiara ispirazione all’estetica ‘Vaporwave’.
Questa corrente artistica attraverso l’utilizzo di colori fluo, interfacce di vecchi sistemi operativi Macintosh e Windows immersi in ambienti 3D poligonali, statue greche, palme, neon ed una infinità di caratteri giapponesi (kanji) rappresentano con nostalgia un passato futuristico mai esistito.
La ‘Vaporwave Aesthetic’ è erede dell’estetica dei videogame e dei programmi televisivi degli anni ’80,’90. Si tratta di una reinterpretazione caratterizzata da tonalità fucsia, viola, blu ed azzurre.
La post-produzione è un altro elemento importante di questa corrente artistica; infatti foto e video vengono modificati, utilizzando effetti dallo stile vintage, sgranato, sfocato.
Il nome del progetto ‘Holographic generation’ richiama alla perfezione l’estetica vaporwave:
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Il termine ‘Holographic’ rappresenta i colori fluorescenti, al neon ed appunto olografici utilizzati dalla corrente artistica in questione.
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La parola ‘Generation’ indica appunto la generazione Z. I nati tra il 1995 ed il 2010 hanno dato vita a questa estetica ed hanno contribuito alla sua diffusione.
Inizialmente il fenomeno vaporwave era circoscritto ad una ‘nicchia’ di persone, ed era prevalentemente diffuso in Oriente. Tuttavia negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescente popolarizzazione di questo stile, favorita da icone moderne es. Dua Lipa, Ariana Grande e dal fenomeno musicale del ‘K-pop’.
Per la realizzazione degli scatti ci siamo ispirati al fotografo brintannico contemporaneo Steve Roe, che attualmente vive a Seul.
L’estetica di questo fotografo richiama la corrente artistica ‘Cyberpunk’, nata negli anni ’80 e sviluppatasi come sottogenere della fantascienza.
Le narrazioni cyberpunk riguardano oltre alle scienze avanzate anche temi sociali di ribellione e cambiamento. Questo fenomeno non è altro che l’integrazione tra il regno dell’ ‘High – tech’ ed il moderno ‘Pop underground’.
Si tratta di un’estetica che celebra le luci della città, soprattutto quelle che ricordano il ‘Cyberspazio’. Blu e rosa sono i colori dominanti.
Il fotografo Steve Roe è stato affascinato da questa estetica a tal punto, da decidere di visitare i più iconici luoghi cyberpunk ovvero Hong Kong, Tokyo e Macau per ritrarre le città avvolte dalle luci al neon.
Le sue fotografie sono generalmente notturne, scattate in angoli malfamati di metropoli dell’Est Asiatico e pervase da luci artificiali.
Abbiamo scelto questo fotografo poiché il suo modo di fare fotografia, si adatta alla perfezione all’ estetica vaporwave che abbiamo addottato per il nostro progetto.
Per quanto concerne la location, abbiamo deciso di scattare le foto in un luogo al chiuso, con luce artificiale e sfondo neutro.
In fase di post-produzione abbiamo modificato lo sfondo delle nostre fotografie con il programma ‘Photoshop’.
Gli sfondi che erano inizialmente neutrali sono poi diventati sfondi virtuali che richiamano il tema del cyberspazio e dei videogame.
Oppure sfondi che si ispirano alla schermata Windows anni ’90, mettendo in evidenza i pixel, aggiungendo caratteri cinesi, giapponesi e filtri.
Per quanto riguarda l’ambito social, si è provveduto alla creazione di una pagina Instagram chiamata ‘Holographic_gen’ che si rifà chiaramente al nome del gruppo trasmettendone il mood vaporwave.
A partire dall’immagine di profilo fino alle descrizioni sotto ogni post, si è cercato di rendere al meglio quelli che sono i tratti distintivi della tendenza prescelta. Attraverso l’utilizzo di una palette di colori brillanti, iridescenti e dai riflessi olografici e l’ispirazione ad un mood che conciliasse lo stile anni ’90, lo streetwear coreano ed una velata nostalgia per il passato influenzata dal nuovo contesto digitale.
Con l’intento di coinvolgere ulteriormente i follower, si è deciso di creare un effetto, utilizzabile per realizzare le ‘Insta-stories’, in grado di proiettare virtualmente alle spalle del soggetto un background in perfetto stile vaporwave.
Analizzando i contenuti presenti del ‘Feed’ è possibile trovare sia immagini preesistenti ed utilizzate come ispirazione sia foto originali realizzate dai noi. Un elemento fondamentale, relativo alla nostra pagina Instagram, è la scelta di disporre i vari post secondo la logica del trittico, ossia in gruppi formati da 3 immagini sviluppati sul piano orizzontale. Infatti questa modalità di pubblicazione dei post, a nostro avviso, risulta la più consona ad uno storytelling visivo poiché capace di garantire armonia e coerenza di significato.
Relativamente alla parte estetica; prendendo in considerazione il ‘Make – up’, ci siamo ispirati a diverse pagine sui social per poi replicare, a modo nostro, i vari riferimenti.
In generale un autentico trucco vaporwave ha come caratteristiche: una gamma di colori che parte dai toni pastello, come ad esempio lilla o azzurro, dalle nuances calde, come arancione o fucsia, fino alle sfumature più esplosive come giallo o verde fluo. Il genere comprende make-up occhi sia grafici sia molto sfumati, caratterizzati da colori, opachi, luminosi, satinati ed olografici. Per la restante parte del viso, il tutto resta più naturale. Ad esempio con labbra illuminate da un semplice gloss o da un rossetto colorato.
Relativamente al ‘Hair-styling’ abbiamo pensato sia ad acconciature raccolte (come gli space buns, i codini e le trecce) sia ai capelli sciolti. Le quali sono state impreziosite da vari accessori, come ad esempio mollettine e scrunchies colorati.
Il nostro abbigliamento in stile vaporwave si ispira all’estetica ed alle fascinazioni tecnologiche degli anni ’80, ’90 e dei primi del 2000.
I nostri outfit sono caratterizzati dai toni del viola, fucsia, verde, blu, giallo ed arancio. I colori brillati creano forti contrasti con gli effetti delle luci al neon e delle stampe olografiche.
I capi indossati rappresentano alla perfezione l’estetica evocata. T-shirt, top, gonne ed abiti coloratissimi si mescolano con jeans basic dallo stile underground; mentre giacche olografiche ed ecopellicce fluo completano il look invernale da noi proposto. Non mancano chocker, orecchini, borse, catene, cinture borchiate, occhiali da sole dai colori al neon ed anfibi in stile combat, classiche Vans e platform Buffalo ad impreziosire il total look in stile vaporwave.
Infine per rendere l’oufit contemporaneo ed attuale, abbiamo creato una mascherina ed un chocker in Pvc fucsia a partire da una vecchia borsa.
Instagram: ‘holographic_gen’.
A cura di : Stefano Trandafir, Linda Barbiero, Anna Vacirca, Alessandra Pivetta, Anna Camilla Mortero, Aisyah Sofia Bravi, Irene Panno.