Natalia Quarta – ZoneModa Team – dal 2019
Sono Natalia (Victoria) Quarta e mi definirei estrosa e imprevedibile, ma tenace.
Frequento il terzo anno del corso di laurea triennale in “Culture e tecniche della moda” (oggi Culture e pratiche della moda). La moda e il mondo che ruota intorno ad essa sono state sempre la mia passione e le pile di ritagli dei giornali sull’argomento continuano ad aumentare nella mia libreria. Dal sogno alla pratica, il passaggio non sarebbe stato facile senza un corso universitario così, che sembra cucito addosso a chi ama la moda.
Un corso che non si limita a materie connesse alla moda, tecnicamente intesa, ma spazia per consentirci di conoscere e sviluppare competenze trasversali, che puntualmente attraversano il settore, a volte in primo piano a volte, con evidenza minore, scorrono sotto la superficie fino ad emergere per dare maggior senso a una tendenza, a un capo o a uno stile.
Se la scuola superiore mi ha dato una duplice formazione, artistica e progettuale, molto utile come preliminare, questo corso di laurea mi ha suggerito idee e nuove aperture, che hanno sollecitato il mio lato creativo, fornendomi spunti su come realizzare progetti di capi di moda e mostre non convenzionali, che uniscono fotografia, moda e produzione di capi tecnici.
L’idea di passare alla pratica e di fare qualcosa di utile anche per gli altri era lì, presente ma nascosta in un angolino. In fondo avevo appena finito il primo anno di università, ero una novellina, anche se in primavera avevo documentato alcuni eventi della Milano Fashion Week per un magazine online che si occupa di cultura della moda.
Poi nel Team di ZoneModa ho visto la possibilità di esprimere questo desiderio e, soprattutto, di imparare come si lavora e come lo si fa in gruppo. Che non è un’attività così semplice come può sembrare. Eppure se si attiva lo spirito giusto diventa un volano incredibile di idee, di impegni, di responsabilità, di critiche costruttive, di interazione con gli altri e di messa in gioco di me stessa.
Tutte cose indispensabili in quello che sarà poi (o almeno lo si spera) il nostro ambito di lavoro. Senza contare la soddisfazione personale – non posso negarlo – di poter essere utile nell’ambiente universitario, soprattutto in un momento in cui più del consueto gli studenti sentono il bisogno di un contatto diretto con l’ateneo.
Sono entrata nel team di ZoneModa con il ruolo di fotografa (la fotografia è l’altra mia grande passione) e sono stata impegnata, come molti di noi, in ruoli diversi per capire più a fondo la strutturazione delle differenti aree, dalla comunicazione con i professori al coordinamento pratico delle pubblicazioni sui social di ZoneModa, in particolare Instagram e Facebook. È un compito molto impegnativo, ma interessante.
Tra dieci anni vorrei essere produttiva e creativa all’interno del sistema moda. Mi piacerebbe lavorare presso uno dei grandi nomi della moda, ma mi vedrei anche immersa a produrre capi firmati da me (un sogno) che rispondano alle esigenze della gente, unendo stile e funzionalità, individuando le proprietà più “adatte” dei vari materiali per ogni progetto unendoli a estetiche innovative.
Come tutti noi che frequentiamo Culture e pratiche della moda, anch’io ho uno stilista di riferimento. Anzi, tre. Si tratta di Elisabetta Franchi, Fendi e Giorgio Armani (di cui amo i colori, soprattutto quella parte della tavolozza che va dal greige al blu-Armani).