SI FEST – Festival di Fotografia Savignano sul Rubicone – 18.19.20
IDEE – Storie, memorie e visioni
SI FEST Il Festival di Fotografia di Savignano sul Rubicone
29° edizione | 18.19.20 settembre 2020
Mostre visitabili anche il 26.27 settembre e il 3.4 ottobre
Direttore artistico: Denis Curti
Un’iniziativa del Comune di Savignano sul Rubicone (FC)
In collaborazione con l’Associazione Savignano Immagini
Promosso e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio del Comune di Rimini, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita – Università degli Studi di Bologna.
Novità dell’edizione SI FEST 2020: ingresso gratuito a tutte le mostre e gli eventi in programma.
In questa fase storica in cui il vissuto di ognuno di noi e il nostro stesso modo di vedere il mondo entrano in discussione, il SI FEST 2020 si reinventa, senza paura di rimettersi in gioco, o meglio, in piazza. Dopo mesi in cui ci siamo forzatamente rifugiati nella sfera privata, il SI FEST riavvolge il filo dei ricordi e si riappropria della sua natura originaria, rivendicando con orgoglio quella vocazione comunitaria che l’ha visto nascere nel 1992 come Portfolio in piazza – Incontri di fotografi e di fotografia. Il SI FEST si dimostra nuovamente capace di vivere la città nei suoi spazi pubblici: le piazze, le strade del centro, fino alle vetrine dei negozi. A fronte di tutte le difficoltà, il SI FEST ha comunque scelto di esserci, anche online, ma soprattutto onsite, aprendo gratuitamente a tutti gli eventi e le mostre in programma, e adeguandosi alle nuove esigenze di sicurezza che impongono un ripensamento radicale degli eventi pubblici.
Il tema scelto per quest’annata di piccole rivoluzioni pensanti è IDEE.
Idee di fotografia, di mondo, di vita collettiva, di città. Raccontando il nostro tempo, tra storie, memorie e visioni, il SI FEST fa leva sull’enorme patrimonio di idee che le immagini possono evocare. A fare da innesco a questa riflessione collettiva è IDE – Identity Dialogues Europe, il progetto che unisce Savignano ad altre tre città europee, Amsterdam, Copenaghen e Saragozza, accomunate dal desiderio di ricostruire le identità attraverso la fotografia.
SI FEST riparte dalla piazza con immagini in grado di riaccendere il dibattito pubblico, vere “icone parlanti” come il Falcone e il Borsellino di Tony Gentile, il Mishima di Hosoe o l’inedita Savignano di Maurizio Galimberti. Un festival che fa della riappropriazione collettiva il suo elemento fondativo tramite la riscoperta degli archivi. Dagli archivi di Scm Group riemerge un reportage riminese condotto da Gabriele Basilico proprio negli anni dei ritratti di fabbriche milanesi, mentre le ricerche di Antonio Maraldi regalano un’insolita versione in chiaroscuro dell’immaginario felliniano, frutto degli scatti di Paul Ronald sul set di 8 ½. Il SI FEST riscopre i suoi straordinari censimenti, le indagini fotografiche commissionate nei decenni a grandi nomi della fotografia, e li offre agli occhi in una chiave inedita e ragionata. Accanto alle indagini savignanesi di autori come Mario Cresci, Mario Dondero, Simona Ghizzoni, Franco Vaccari o Malick Sidibé, trova finalmente spazio una Savignano mai vista: quella di Grandangoli, il censimento affidato esattamente vent’anni fa a cittadini equipaggiati di macchinette fotografiche usa e getta.
Un calendario fitto di incontri, workshop e nuove iniziative come il contest Savignano fotografata dal divano o la nuova sezione per ragazzi SI FEST KIDS, mentre la sezione dedicata all’editoria indipendente e alle librerie specializzate quest’anno si troverà all’interno di LiFE – Libri, fotografia, editoria.
In un festival votato alla sperimentazione ampio spazio avrà ovviamente l’ormai storico SI FEST OFF, spazio autonomo dedicato ai fotografi emergenti e ai progetti anticonvenzionali, con una ricognizione fotografica del lockdown a cura del collettivo Cesura.
Inoltre, con i suoi due premi il SI FEST si conferma tra le realtà più importanti sul panorama nazionale: il Premio Marco Pesaresi per la fotografia contemporanea riserva un premio di 5.000 euro per ricerche e produzioni di fotoreportage connotate da aspetti di progettualità e di innovazione; mentre il Premio Portfolio “Werther Colonna” offre al vincitore la possibilità di esporre il proprio lavoro nell’edizione successiva del Festival attraverso la produzione della mostra e la pubblicazione del catalogo ad essa connesso per un valore complessivo di 4.000 euro.
Tre weekend di eventi a ingresso gratuito ricchi di immagini, pensieri e parole, per riscoprire il piacere della fotografia. La prima tappa di un SI FEST lungo un anno: dodici mesi di attività espositive, seminari tematici, letture portfolio, incontri in presenza o a distanza, in vista della trentesima edizione del festival nel 2021.