ReeDo@Ikea

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Si è conclusa sabato l’esclusiva sessione di performance che il team ReeDo ha portato a Ikea (Rimini), con l’obiettivo di proporre anche quest’anno un’interpretazione originale della filosofia “riusare per piacere”nel campo della moda e del design. Sotto la direzione scientifica del prof. Giampaolo Proni (docente di Analisi sociosemiotica della moda) e la direzione artistica del re-designer Fethi Atakol (fethiatakol.com), l’edizione 2011 del workshop che ha coinvolto gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Moda di Rimini è stata davvero una piacevole sorpresa.

L’ingresso Ikea è stato letteralmente colonizzato dalle installazioni del gruppo ReeDoBodyPlane, l’esposizione interattiva realizzata attraverso l’ibridazione di mobili e oggetti Ikea e di corpi in movimento.

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Appendiabiti dotati di braccia che si animano, scaffali servizievoli che ci porgono il libro da consultare, ambienti surreali dove il confine tra funzionalità e pura estetica diventa ambiguo e, a volte, riserva sorprese perturbanti: quella “ragazza a metà” nella doccia è vera o è un raffinato androide domestico? E di chi sono quelle labbra che mangiano gli spaghetti al posto nostro?! Il riuso è arte, ma anche gioco delle parti, quindi provare per credere. Sì, perché le installazioni di BodyPlane sono interattive e i visitatori possono entrare a far parte del mondo ReeDo vestendo i panni di nuovi archetipi umanoidi: l’uomo, la donna, il grasso, il magro, “quello basso”, “quello alto”, buffi personaggi assemblati con gli oggetti Ikea decontestualizzati con fantasia.


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Al centro della scena, la postazione delle sarte di ReeDoCouture, il marchio di sartoria di riuso che dagli esordi del progetto rappresenta la declinazione fashion dello slogan “riusare per piacere”: quest’anno il tema è la tautologia, come ha anticipato alla conferenza stampa di presentazione del progetto Cristiana Curreli, prima sarta ReeDoCouture, perciò si gioca sulla ripetizione, sulla ridondanza e, naturalmente, il materiale sono le stoffe Ikea. Lo so, siete abituati ad apprezzare le coloratissime tovaglie e i tendaggi optical quando sfogliate il catalogo, ma il prossimo anno non mi stupirebbe vederci anche un piccolo lookbook per questa insolita “reused collection”. Le texture delle stoffe Ikea sono esuberanti, gioiose, divertenti, sono quasi la declinazione popolare (del tutto “pop” in effetti) delle fantasie di Agatha Ruiz De La Prada. I capi corrono su un doppio binario: riuso di uno stesso dettaglio (la manica, la tasca, ecc.) replicato per creare nuovi equilibri e silhouette inconsuete, ma anche il riuso della funzione con una mantella che però è anche una gonna, uno zainetto che però è al contempo un cappuccio.


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A creare l’atmosfera giusta ci pensa il live set di Roberto Paci Dalò che, dopo aver creato il ReeDo Sound del 2010, quest’anno ha proposto combinazioni di musiche esotiche e curiose trasformando lo spazio ReeDo in un’isola fuori dal mondo per concedersi una piccola evasione durante la visita a Ikea. Ma l’evento ha potuto contare anche la partecipazione straordinaria di due professionisti della fotografia: al mattino, Daniele Calisesi che il suo taglio inconfondibile ha realizzato un “reportage creativo” e movimentato della sessione BodyPlane; al pomeriggio, Giulia Ripalti che ha messo in scena gli abiti di ReeDoCouture in un esclusivo shooting fotografico tra le ambientazioni Ikea.


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Nel corso dell’evento, il ReeDoCommunication Team ha documentato ogni cosa pubblicando in tempo reale foto e video sulla sua rete di social network, offrendo la possibilità di seguire ReeDo@Ikea e di interagire con il team da tutto il mondo. In poche ore sono stati prodotti più di 60GB di materiale multimediale, in buona parte pubblicato durante le fasi di live-blogging.

In seguito al successo dell’evento, l’esposizione si prolungherà fino a mercoledì 30 marzo presso gli spazi Ikea. Non perdetevela!

Marianna Balducci