A. A. 2016/2017 Tirocinio d’eccellenza. SOF 1: Fondazione Fashion Research Italy: Fashion Photography Archive
Caterina Carra:
#1
La mia prima settimana nel mondo dorato di AEFFE si è appena conclusa e non potrei esserne più entusiasta. Qualsiasi mia preoccupazione o paura sono svanite all’ingresso in azienda, dove tutti sono stati gentilissimi e si sono dimostrati di grande professionalità; in particolare io sono stata collocata nell’ufficio marketing, nella sezione dell’archivio digitale.
A propormi per questo posto è stata la fondazione Fashion Research Italy, che si occupa di ricostruire l’heritage delle aziende di moda attraverso l’archiviazione digitale dei materiali di ADV sotto la direzione del direttore degli archivi Fabio Massaccesi (che è anche mio tutor da parte della Fondazione).
La mia tutor aziendale è invece Claudia D’Angelo, arrivata da poco in azienda, chiamata a dar vita all’archivio del gruppo. Io sono la prima tirocinante chiamata a lavorare sul Fashion Photography Archive (raccolta dell’adv delle aziende aderenti al progetto della Fondazione) e grazie a Claudia ho l’opportunità di vedere l’immenso lavoro del suo settore: un lavoro che comprende la selezione del materiale “storico” di tutto il gruppo AEFFE sia del materiale cosiddetto “corrente” che giunge dagli uffici stampa di Milano.
Il mio lavoro dunque si svolge essenzialmente al computer, utilizzando due programmi, uno per la Fondazione e uno per l’azienda, attraverso i quali posso selezionare e descrivere le fotografie di lookbook, cataloghi e redazionali. Per quanto riguarda FRI, non devo catalogare solo le fotografie, ma anche modelle, direttori artistici, gli eventi e tanto altro; il tutto verrà poi reso a disposizione del pubblico online e si potranno cercare le schede attraverso parole chiave e hashtag. L’archiviazione delle risorse aziendali invece viene effettuata per essere utilizzata dai “colleghi” degli altri uffici ed è molto importante poiché il suo uso permetterà di chiarire dubbi e controllare le stagioni precedenti. Anche in questo caso le parole chiave permettono di ricercare fotografie, video e rassegne stampa.
Nei prossimi giorni saremo impegnatissime poiché ci arriveranno i materiali della Fashion Week milanese per l’AI17 Uomo e la Precollezione donna; sfileranno i marchi del gruppo Moschino, Cedric Charlier (che per la prima volta presenterà anche la collezione Uomo) e Alberta Ferretti con la Precollezione e la collezione Limited.
#2
Quest’ultima settimana in azienda è stata piena di novità ed emozioni. E’ cominciata con l’arrivo dei redazionali che devono essere inseriti nell’archivio online; l’ufficio stampa di Milano inoltre ci ha inviato due pacchi contenenti i cd con le collezioni del gruppo degli anni precedenti, all’incirca dal 2008 al 2002, utilissimi per cominciare a costruire il patrimonio culturale del brand.
Mi è stata inoltre offerta la possibilità di fare da assistente durante lo shooting per la cartella colori, in quanto ad occuparsene è l’ufficio marketing. Non avevo mai fatto un’esperienza del genere e l’ho trovata entusiasmante; il rapporto con le altre persone, il sentire le loro idee, conoscere i loro gusti è una parte fondamentale della crescita di uno studente e di un tirocinante che necessita di imparare non soltanto attraverso libri, ma vivendo a contatto con tutto ciò che riguarda la materia. I miei compiti, inoltre, non erano diversi da quelli degli altri, dovevo anche io vestire le due modelle e dettare i codici di ciascun capo della collezione che veniva fotografato.
In particolare ci siamo occupati della collezione AI17 di Jeremy Scott e della Capsule Collection di Moschino, che sfileranno a New York a metà febbraio, infatti il tutto è stato spedito subito per gli Stati Uniti.
La stanza adibita per il servizio fotografico era piena di relle cariche di vestiti ed una parete era coperta da un telo bianco, davanti al quale le modelle posavano per il fotografo. Ad ogni capo corrispondeva uno scatto e le ragazze correvano da noi per farsi cambiare e tornavano in posa, infine sono stati ritratti anche gli accessori della Capsule. Il tutto si è protratto per circa otto ore, stancanti perché non ci siamo fermati mai, ma anche piene di cose nuove ed interessanti.
#3
In questa esperienza l’aria è stata particolarmente frizzante in quanto ci sono state le sfilate della Milano Fashion Week, durante la quale hanno calcato le passerelle Alberta Ferretti, Moschino e Philosophy.
Il giorno della sfilata della fondatrice del gruppo, che si è tenuta alle cinque del pomeriggio, è stato messo un maxi schermo che la proiettava in live streaming, in modo che tutti coloro che non potevano essere presenti all’evento dal vivo potessero goderne in azienda.
È stato bellissimo vedere negli occhi di tutti coloro che avevano realizzato i capi l’emozione mentre questi passavano in passerella per la prima volta.
Per il brand è stato anche un anno di importanti innovazioni, dato che ha sfilato una giovanissima modella musulmana insieme ad un’armata di top models.
Ma il mio lavoro è cominciato subito dopo le sfilate, con l’arrivo delle rassegne stampa, sia di Alberta Ferretti sia poi di Moschino e Philosophy.
Come sempre, parallelamente procede il mio lavoro per la fondazione Fashion Research Italy, per la quale sto pubblicando le campagne delle scorse stagioni, il che mi permette di approfondire la mia conoscenza dell’heritage del brand e soprattutto di vedere come cambia lo stile negli anni e da uno stilista all’altro.
Peculiare è l’esempio della Maison Moschino che dal 2013 è stata stravolta dall’ironia e dal citazionismo dello stilista americano Jeremy Scott, abituata invece per anni allo stile bon ton di Rossella Jardini.
I miei giorni da Aeffe purtroppo stanno volgendo al termine e non posso nascondere la mia tristezza. È stata un’esperienza incredibile e per questo voglio ringraziare tutte le persone che l’hanno permessa.