A. A. 2014-2015 Sof2 MR &MRS ITALY Vintage Brand: percorso

Sof2 MR & MRS ITALY Vintage Brand: dal 07/01/2015 a 23/01/2015

Antonia Digennaro:

Report 1:

Dopo due settimane trascorse in azienda illustro qui le attività svolte durante la giornata lavorativa e cosa si può imparare osservando chi le spiega e ce le mostra.

Sto svolgendo il tirocinio presso l’ufficio produzione/acquisti dell’azienda, che è collegato anche all’area commerciale e ai magazzini, nei quali inizialmente ho potuto osservare il metodo di controllo dei tessuti, la loro misurazione e catalogazione tramite codici specifici.

Insieme ai tessuti viene costantemente fatto un controllo (e quindi conteggio) degli accessori presenti in magazzino, accessori che serviranno per i lanci dei vari capi. Parliamo di: bottoni, coulisse, zip, ricami, cartellini e tutto ciò che oltre al tessuto serve per la confezione di un capo.

Accessori, tessuti e semilavorati sono oggetto di molto del lavoro fatto dall’area acquisti dell’azienda, in quanto tutto il materiale acquistato dall’esterno viene registrato e monitorato.

Qui ho potuto osservare il riordino di tutti i documenti che testimoniano lo spostamento di materiale nei vari laboratori di produzione, o di quello che entra in sede dalle aziende fornitrici. I documenti di trasporto e le fatture ad essi corrispondenti vengono registrati, riordinati e archiviati.

Il report continua qui.

Report 2:

Dopo quattro settimane trascorse in azienda la giornata lavorativa diventa sempre più intensa e impegnata. Presso l’ufficio produzione mi sono occupata della scansione di tutte le schede per la cartella colori, file che poi vengono inviati ai vari laboratori di produzione dei capi.

Insieme alle schede i capi di campionario destinati alla produzione vengono riordinati secondo il loro codice articolo e spediti ai laboratori, con tutto ciò che la quantità di pezzi da produrre comporta, e quindi: tessuti e accessori (bottoni, coulisse, zip, ricami, cartellini e tutto ciò che serve per la confezione di un capo).

Accessori, tessuti e semilavorati sono oggetto di molto del lavoro fatto dall’area acquisti dell’azienda, in quanto tutto il materiale acquistato dall’esterno viene registrato e monitorato. Qui ho potuto occuparmi del riordino di tutti i documenti che testimoniano lo spostamento di materiale nei vari laboratori di produzione, o di quello che entra in sede dalle aziende fornitrici.

Il report continua qui.

Ylenia Di Filippo:

Report 1: il mio tirocinio è iniziato il 7 Gennaio 2015. Durante questo periodo ho svolto le attività principalmente nell’ufficio acquisti e occasionalmente nell’ufficio prodotto, amministrazione e nell’ufficio commerciale.

ylenia di filippo tirocinio d'eccellenza 2Nell’ufficio acquisti mi sono dedicata al controllo degli accessori, utili alla creazione del prodotto finale, come i Parka, che sono il fulcro centrale delle collezioni di questa azienda, e alla preparazione dei lanci che verranno poi consegnati alle aziende produttrici. questo ufficio oltre che acquistare tutto ciò che serve alla realizzazione dei prodotti, controlla le rimanenze. infatti ho dovuto elencare tutte le pezze di tessuto rimaste, per codice articolo, colore e lunghezza. oltre a questo ho anche svolto mansioni di archiviazione di ordini d’acquisti divisi per fornitori, e D.D.T.

In amministrazione mi sono prestata all’archiviazione di fatture, invio e registrazione di dichiarazioni d’intento dato che quest’azienda esporta all’estero.

Nell’ufficio commerciale ho utilizzato il programma excel per registrare le fatture e ho fotografato diversi articoli per l’e-commerce.

§In produzione ho partecipato al “fitting” e compilato le schede tecniche per ogni capo, questo per dare indicazioni ai produttori su come migliorare lo stesso e dare il via alla produzione.

Report 2: Nel proseguimento del mio tirocinio ho continuato a svolgere principalmente compiti riguardanti l’ufficio acquisti, oltre a quelli ordinari elencati precedentemente ho cucito i patch su ritagli di tessuto per la prova lavaggio, cioè verificare quale lavaggio è opportuno effettuare per non rovinare l’articolo e successivamente andare a compilare la distinta base al fine di creare la composizione e il lavaggio da attaccare al capo finito.

Dato che l’azienda è piccola bisogna mantenerla in ordine e creare lo spazio per i nuovi materiali, proprio per questo ho verificato tutte le pezze rimaste dalle precedenti produzioni per stoccarle.

Uno dei compiti più belli e divertenti che ho svolto è stato quello di  assistere la modella per il servizio fotografico dell’e-commerce e la successiva nomina delle foto.

Victoria Girbea:

Report 1: 7 Gennaio 2015 ho iniziato, tramite l’università, il tirocinio presso l’azienda JONOFUI. Mi hanno inserita nel ufficio stile e sto facendo tutto quello che riguarda la creazione di una collezione.

Dai figurini, cartella colori, ai carta modelli e sdifettamenti dei campionari e la loro creazione. L’azienda produce tutti i tipi immaginari di parka e capospalla, ultimamente hanno iniziato a inserire nelle collezioni anche qualche vestito.

Lavoriamo molto sui capi vintage e sulla elaborazione con i patch e non manca mai la vera pelliccia di volpe, mongolia o tante altre. Quindi tante volte devo buttare giù sulla carta qualche modello che vogliano modificare. Attaccare dei patch sui parka o altri vestiti.

A volte faccio delle prove con i prototipi, attacco le codine di pelliccia o addirittura pezzi di pelliccia direttamente sulle t-shirt, valutiamo come e se vanno bene le cuciture e se una cosa è fattibile o meno e da mandare più avanti con la produzione.

Sono tante cose, siccome è una azienda piccola nessuno ha solo un compito da fare ma tanti altri insieme. E’ un lavoro di squadra e ci si aiuta a vicenda.

Da più di un mese quasi che ho iniziato e ci troviamo già in sintonia con il personale.

Report 2: 

victoria gibrea 3

Queste due settimane ci siamo occupati di portare a buon fine le spedizioni dei campionari, che vengono realizzati dalle aziende terziste e mandati a noi per poi essere spediti più avanti nei show room di Milano, New York per essere presentati.

Io ho avuto l’incarico:
– Di attaccare tutte le etichette logo e barcode ( barcode si intende quella etichetta bianca dove ci sono i vari codici e nomi riguardo il capo, molto importanti nella gestione degli articoli di vendita e la gestione magazzino.

– Completare il capo, mettendo i ultimi accessori che mancavano e che le aziende terziste non hanno inserito. Per esempio (fibbie, patch, passamanerie , colli di pelliccia)

– Controllare che per la Cina andavano spediti i campionari solo con la taglia 36

– Ho dato una mano alla creazione della cartella colori che verrà mandata insieme ai campionari di presentazione.

Ho imparato quanto sia importante la collaborazione con le aziende terziste, e che se un capo non è stato realizzato come si doveva poi in fretta si deve trovare una soluzione a tutti i costi per sistemarlo.

E soprattutto di ammettere un errore e correggerlo subito prima che il capo venga spedito perché dopo non sarà più possibile.

Serena Grimaldi:

Report 1: Sono inserita all’interno dell’ufficio stile di Jo No Fui, essendo un’azienda di dimensioni ridotte, ho l’opportunità di assistere al costante e non semplice confronto tra stile e prodotto.

Avendo questi due settori, modi di agire ed esigenze differenti, trovo molto stimolante comprendere la dinamiche che si sviluppano tra l’uno e l’altro.

Le mie attività variano a seconda delle esigenze. Per esempio vi è la quotidiana ricezione di pacchi contenenti  campionature tessili, o di capi che l’azienda ha fatto realizzare a confezionisti terzi.

In questo caso mi occupo dell’archiviazione dei tessuti, ordinati secondo il fornitore; oppure di seguire e appoggiare lo stile durante l’eventuale sdifettamento di capi che saranno successivamente inseriti nella produzione.

Ho compreso che la messa in produzione di un capo può prevedere piccoli e svariati incovenienti, che l’ufficio stile ed io in prima persona, deve risolvere insieme al fondamentale appoggio dei fornitori, é una bella esperienza e sto cercando di imparare il più possibile.

Report 2:

Nelle ultime settimane le energie dell’ azienda si sono concentrate sulla presentazione del campionario riguardante la collezione autunno inverno 15/16. Il processo attraverso cui prende vita una collezione, è complicato e imprevedibile, poiché le idee dell’area stile non sono sempre facilmente realizzabili o comprensibili dai confezionisti terzi.

In questo senso ho affiancato lo stile e il prodotto nel gestire piccole incomprensioni che possono intercorrere quotidianamente tra l’azienda e la casa confezionista.

Altro tassello fondamentale ma inevitabile fonte di stress, è l’assoluto rispetto delle scadenze che prevedono l’uscita del campionario. Limitante è infatti la perenne mancanza di tempo, che viene percepita come il timore di non ottenere un risultato degno delle aspettative, ma che costringe ad ingegnarsi per portare al completamento del capo finito entro la data prefissata.

La disponibilità di fornitori e confezionisti, dipende sicuramente da un proprio approccio professionale e competente, ma è anche il risultato di un’ importante azione di pubbliche relazioni che l’azienda deve intrattenere per agevolare il rapporto di lavoro.

La presentazione del campionario aveva l’obbiettivo di esporre le linee guida e il mood della collezione ai maggiori clienti rivenditori, nonché diretti rappresentanti dell’immagine del brand all’estero. Ha quindi rappresentato un’ importante opportunità di comunicazione per l’immagine del marchio e ha avuto come esito la richiesta di determinate aperture commerciali.

Le dinamiche che intercorrono tra l’identità stilistica di un’ azienda e le esigenze del mercato nel quale questa va a proporsi, sono sicuramente molto delicate ma personalmente interessanti da comprendere.

Presentata la collezione fw si è passati subito a quella estiva 2016, nella quale ho incominciato ad affiancare la designer nella definizione di un primo impianto di collezione, con la relativa scelta dei tessuti per ogni capo e il contatto con i fornitori.

Ho cercato di comprendere e interpretare al meglio le esigenze creative dell’area stile, per poterle comunicare ai fornitori di tessuti o accessori, in modo tale da concretizzare le idee dell’ area stile.

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