La signora di Shanghai
Cristina Colet | La signora di Shanghai. Le icone di stile nella moda e nel cinema cinese | Bruno Mondadori 2017
Agli inizi degli anni Venti anche in Cina esisteva una vera e propria industria del cinema, con tanto di fenomeni divistici e casi mediatici di cui si parla ancora oggi a distanza di molti anni. Una Hollywood cinese in cui sono soprattutto le attrici a farsi notare e a imporsi, dapprima con ruoli decorativi per poi affermarsi come dive indiscusse che dettavano mode e stili e seducevano le giovani generazioni che aspiravano a liberarsi dalla povertà che dilagava nel paese. Successivamente, da femme fatale e it girl le attrici cominciano a essere impiegate per la causa nazionale proponendo ruoli che incarnano i valori tradizionali, riportando il paese alla stabilità perduta dopo l’ingresso dell’Occidente in Cina. I modelli imposti dal cinema maoista divennero soldatesse e donne valorose che, dimessi gli abiti con lustrini e indossate le divise, erano pronte a incarnare le eroine votate alla causa del popolo e della nazione. Ma oggi chi sono i personaggi che popolano il cinema contemporaneo cinese e che valori incarnano? Il presente volume vuole raccontare le icone di stile del cinema cinese contemporaneo (Meggie Cheung, Zhang Ziyi, Shu Qi, Zhou Xun, Gong Li, Carina Lau) provando a mettere in evidenza le influenze sia a partire dal cinema cinese degli anni trenta sia nel suo ideale proseguimento nel cinema Hongkongese degli anni Cinquanta-Sessanta con il genere melodrammatico e la commedia.