Armani o Marani?
Provate a focalizzare la vostra attenzione sugli abiti Armani: minimalisti, destrutturati, assoluti. Dimenticate tutto questo. Stavolta si parla di Angelo Marani, di minimalismo neanche l’ombra. Mescolate tessuti leggeri, tinte forti e fluo, gialli, viola, oro, leopardati, zebrati e vi avvicinerete allo stile Marani: un vero vortice di colori e tessuti. Con lui, per citare il Prof. Fabriano Fabbri , docente di Fenomenologia degli stili, è corretto parlare piuttosto di massimalismo, citazionismo ed espressionismo.
Emerge subito la complessità di tale stilista: uomo con grande senso pratico ma amante del bello e dell’arte (in particolare di Mimmo Rotella , attento alle esigenze delle donne del presente e del futuro ma nostalgico nei confronti del passato. Unisce una costante tensione verso le novità nel mondo fashion e mezzi tecnologici del passato come i vecchi telai Bentley usati per confezionare le storiche calze velate con cucitura posteriore. Uomo del passato e del futuro.
Ci racconta delle sue grandi intuizioni. Intuizioni che hanno contribuito a fare grande uno dei settori che l’Italia può vantarsi di possedere: il ‘Made in Italy‘ . Capi che portano la sua firma sono: le celebri maglie leggerissime con ogni genere di stampa (che realizza con la stessa tecnica delle stamperie comasche), pantaloni stretch (che realizza con l’uso di elastomeri), il jeans delavè.
Angelo Marani è uno stilista che tiene alto il nome del Made in Italy. Tutti i processi di lavorazione vengono fatti all’interno dei suoi stabilimenti produttivi a Correggio e, cosa altrettanto importante, la sua azienda è una delle poche a non avere fatto ricorso alla cassa integrazione negli ultimi due anni.
Le cose che ritiene maggiormente importanti sono: memoria, attenzione, senso del bello e impegno perchè – dice – i bozzetti servono a poco se non si conoscono i materiali ed il duro lavoro. L’esperienza sul campo è la cosa che conta maggiormente. E lui di esperienza ne ha fatta tanta: ha cominciato come interprete di lingua tedesca nel settore del commercio ed ora è uno dei maggiori affermati stilisti nel campo della moda internazionale. Lavora con fotografi come: Stephen Klein , il duo olandese Lamsweerde e Matadin, Mario Sorrenti, Terry Richardson, Lachlan Bailey, Solve Sundsbo e tanti altri.
Una delle sue note collezioni è la collezione autunno/inverno 04/05 ispirata al tema dei baci famosi che hanno fatto la storia del cinema. Anche Angelo Marani è stato baciato dalla Dea Fortuna ma nel suo caso ciò che conta davvero sono bravura, impegno e tanta fatica.
Look at Armani’s clothes: minimalist, destructurated, absolut creations. Now, forget everything. We are going to talk about Angelo Marani, the Anti- Minimalist. Let’s mix the lightest fabrics, fluo colours, yellow, violet, gold, leopard and zebra printed: this is Marani’s style. Quoting prof. Fabriano Fabbri: “He is a maximalist, citationist and expressionist”.
He’s a complex designer: a practical man who loves Art and Beauty, very careful about women’s toughts and needs; he looks at the future with some melancholy for the past. A man who loves the future and the past together.
He has always had great insights like the lightest knitwear with any kind of prints, stretch trousers and delavè jeans.
All the production processes are developed in Correggio, Italy, in his factories and his company is one of the few that had no inconvenient with whole staff during the last two years.
The most important things for Angelo Marani are: memory, attention, sense of Beauty and diligence-because- he said- the sketches are not so useful if you don’t know anything about materials and hard work. The direct experience is the most important thing.- And he has done a lot of that: he started as an intrerpreter and now he ‘s one of the most appreciated fashion designer. He has worked with photographers like Stephen Klein, Lamsweerde e Matadin, Mario Sorrenti, Terry Richardson, Lachlan Bailey, Solve Sundsbo and so many others.
One of his most celebrated collection is the f/w 04/05 inspired by the most famous Movie’s Kisses.
Chiara Caroli