A.A. 25-26 BRAND DI MODA: Intervista di Aisha Vedovini – ZEROBARRACENTO

Indossare il cambiamento : la mission di
ZEROBARRACENTO , verso design circolari e zero waste

La moda difficilmente è solo una questione di abiti, spesso, si dimostra specchio dei tempi e strumento di evoluzione. In questo contesto si inserisce Zerobarracento, brand dalla filosofia zero waste, fondato nel 2020, che attraverso i suoi capi vuole incarnare l’equilibrio tra creatività e responsabilità.

Lontano dalle logiche del fast fashion, non cerca semplicemente di vestire il corpo, ma di vestire una presa di consapevolezza: 

Sostenibilità e stile possono coesistere.

Si associa spesso la moda sostenibile al concetto di rinuncia, ma voglio dimostrarvi come l’approccio etico non richieda compromessi sul fronte del design… al contrario, l’obiettivo è offrire un valore aggiunto tangibile, dove l’abito diventa strumento di dialogo consapevole rispetto alla realtà che ci circonda.

Per comprendere a fondo questa visione, lasciamo la parola direttamente ai protagonisti: 

Quali valori rappresentano il cuore della vostra identità di marca?

“I valori chiave sono zero spreco, innovazione, trasparenza, inclusività e cura artigianale. Ogni decisione del brand si ispira a un’etica rigorosa che vuole lasciare un impatto positivo sulle persone e sull’ambiente.”

In un contesto globale affollato di greenwashing, Zerobarracento dimostra un forte impegno verso trasparenza e sostenibilità certificata. 

Il brand monitora attentamente le normative ambientali e adotta tecnologie produttive innovative per azzerare gli scarti, rispondendo così a una società sempre più attenta all’impronta ecologica e sociale.

La moda convenzionale genera enormi quantità di rifiuti già in fase di taglio; in questo caso lo spreco è stato eliminato grazie alla tecnica dello Zero-Waste Pattern Making. Si tratta di progettare i capi come se fossero un puzzle perfetto: 

I cartamodelli vengono disegnati per incastrarsi tra loro e occupare così il 100% della superficie del tessuto, eliminando il problema alla radice.

Tutto il tessuto diventa abito, nulla diventa rifiuto.

Quali sono le principali categorie di prodotto che proponete e come definite il vostro stile?

“Offriamo capispalla unisex, kimono, coordinati maglia-pantalone, accessori tessili e capsule collection di prodotti lifestyle sostenibili. I prodotti seguono uno stile minimalista, funzionale e sostenibile, con un forte legame all’artigianalità contemporanea e alle innovazioni tessili.”

Che tipo di emozione o messaggio volete trasmettere attraverso i vostri prodotti?

“I nostri capi vogliono comunicare comfort, rispetto e consapevolezza ambientale, raccontando storie di eccellenza produttiva e invitando chi li indossa a partecipare attivamente al cambiamento verso una moda più etica.”

Zerobarracento produce capi versatili, dal design contemporaneo e manifattura di qualità.

Nella loro produzione utilizzano materiali circolari e pubblicano con trasparenza la lista dei fornitori e delle materie prime: 

Come il Newlife™, un poliestere di alta gamma nato dal riciclo di bottiglie di plastica del Nord Italia, e la lana rigenerata Re.VerSo™, che recupera scarti pre-consumo salvandoli dalla discarica. 

L’obiettivo è spesso la mono-materialità: creare capi composti da un’unica fibra per garantire che, un domani, possano essere riciclati nuovamente con facilità, chiudendo definitivamente il cerchio.

Il brand porta avanti la propria missione con meticolosità e offre garanzie, affidandosi a piattaforme di validazione come Good On You e Renoon, e selezionando rigorosamente materiali dotati di certificazioni internazionali come GRS (per il riciclato) e GOTS (per le fibre organiche).

Come bilanciate creatività e produzione di massa?

“Preferiamo produzioni limitate e flessibili, puntando su qualità e controllo manuale per evitare sprechi, anziché produzioni su larga scala.”

Viene così sottolineato come un metodo così meticoloso esiga una scelta di campo radicale anche nei volumi di vendita. In un mondo che corre verso l’iper-produzione, viene intrapresa la direzione opposta, privilegiando la cura alla velocità.

Parliamo di Slow Fashion nei fatti, non solo nelle parole.

In questo contesto il brand si colloca dichiaratamente in una fascia medio-alta, diretta conseguenza di una filiera onesta, e il prezzo finale di un capo è la somma di scelte precise e di una manodopera 100% Made in Italy.

Acquistare i loro capi equivale a investire su un prodotto progettato per durare nel tempo, riconoscendo il valore etico e di design che c’è dietro ogni singola creazione.

Quali criteri utilizzate per definire il prezzo dei vostri prodotti?

“Consideriamo i costi reali di materie prime, manodopera specializzata, sostenibilità della filiera e il valore etico e di design percepito dal cliente. Il prezzo comunica un lusso consapevole, rivolto a chi desidera prodotti di qualità senza compromessi etici.”

Anche per quanto riguarda la distribuzione vi è coerenza e viene preferita una presenza mirata e significativa.

Zerobarracento mette in pratica un mix curato:

Vendita Direct-to-Consumer tramite il sito ufficiale, disponibilità presso boutique fisiche selezionate e partnership con e-tailer (piattaforme e-commerce) specializzate in sostenibilità. Selezionano solo chi condivide i loro valori e con attenzione sia al mercato locale che internazionale.

Il tutto è affiancato dai canali online e offline che svolgono due ruoli complementari: “L’online è fondamentale per la trasparenza e il coinvolgimento globale e l’offline resta essenziale per offrire esperienze tattili e relazionali.”

Il brand sceglie di usare lo storytelling per raccontare la loro visione e lo fa utilizzando un ecosistema di strumenti, spaziando dai social media alle newsletter, fino a eventi e collaborazioni mirate a educare al consumo responsabile.

Il consumatore vuole essere coinvolto e trasformato da passivo in attivo, attraverso storie di eccellenza produttiva e invitandolo a indossare il cambiamento.

Zerobarracento ci dimostra che l’etica non è un limite alla creatività, ma la sua forma più evoluta, e se la moda è davvero specchio dei tempi, questo marchio riflette un futuro in cui non dovremo limitarci espressivamente per poter partecipare alla costruzione di un mondo migliore.